IO SONO UNA MERDA DI PERSONA...
IO LO SO!
VOI SAPPIATELO!
PUNTO!
...E la luce del giorno, si divide la piazza, tra un villaggio che ride e te: lo scemo che passa.
Pagine
Alcuni ritratti d'autore portano con se le informazioni sugli Autori. Premi sul dipinto per andare nelle pagine di visualizzazione.
sabato 31 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
sabato 17 marzo 2012
venerdì 16 marzo 2012
Era una stanza stretta e lunga. L'arredamento in pieno stile Luigi XIV, cupo e sporco. Un camino sulla sinistra alto fino alla spalla interamente in marmo, così come le pareti. Il tappeto riempiva la zona centrale. Nella sala erano sparse decine di ceste piene dei più svariati ricordi. Dal corridoio nessuno si sarebbe aspettato una stanza simile. Gli altri erano andati via, eravamo rimasti solo io e lei: una giovane donna tanto bella ma tanto consumata da apparire vecchia. Le vesti nere, logore. Le mani scheletriche. Rovistava per tutta la stanza alla ricerca di qualcosa. Di qualcuno: sua figlia.
Il moto vorticoso delle mani nelle ceste. Il grattare disperatamente sulle superfici con le unghia rotte ed insanguinate. Cercava, cercava. Cercava. Ma, per quanto forte fosse stato il suo desiderio, per quanto leste fossero state le sue mani, per quanto esasperata fosse stata la sua ricerca. Non l'avrebbe mai trovata. Io sapevo la realtà. Ma non avevo il cuore di dirlo. La porta era ancora aperta. Senza voltarmi uscii dalla stanza e chiusi quella pesante porta di legno scuro. La polvere si raccoglieva sotto lo stipite. Le parole della donna si spegnevano alla chiusura: << dove sei, cuore mio? Dove sei? Dov'è mia figlia?>>
La porta era chiusa.
Forse avrei dovuto dare pace a quell'anima… Dirle che era solo un sogno...
Ma ciò non dipende da me...
Il moto vorticoso delle mani nelle ceste. Il grattare disperatamente sulle superfici con le unghia rotte ed insanguinate. Cercava, cercava. Cercava. Ma, per quanto forte fosse stato il suo desiderio, per quanto leste fossero state le sue mani, per quanto esasperata fosse stata la sua ricerca. Non l'avrebbe mai trovata. Io sapevo la realtà. Ma non avevo il cuore di dirlo. La porta era ancora aperta. Senza voltarmi uscii dalla stanza e chiusi quella pesante porta di legno scuro. La polvere si raccoglieva sotto lo stipite. Le parole della donna si spegnevano alla chiusura: << dove sei, cuore mio? Dove sei? Dov'è mia figlia?>>
La porta era chiusa.
Forse avrei dovuto dare pace a quell'anima… Dirle che era solo un sogno...
Ma ciò non dipende da me...
mercoledì 14 marzo 2012
venerdì 9 marzo 2012
martedì 6 marzo 2012
Mentre la mia Chitarra dolcemente Piange...
Vi guardo tutti vedo l’amore lì che riposa
Mentre la mia chitarra piange dolcemente.
Guardo il pavimento e noto che ha bisogno di una pulita
La mia chitarra continua a piangere dolcemente.
Non lo so perché nessuno vi ha detto come dischiudere il vostro amore.
Non lo so perché qualcuno vi trattiene.
Loro vi comprano e ti vendono.
Guardo il mondo fuori e mi accorgo che sta cambiando radicalmente.
Mentre la mia chitarra piange dolcemente
Da ogni errore noi sicuramente impariamo qualcosa.
La mia chitarra continua a piangere dolcemente
Non so come siete stati sviati
Siete stati persino condotti sulla cattiva strada
Non so come siete stati trascinati.
Nessuno vi ha chiesto di cambiare.
Vi guardo tutti vedo l’amore lì che riposa.
Mentre la mia chitarra piange dolcemente
Vi guardo tutti...
La mia chitarra continua a piangere dolcemente
Oh, oh, oh
- The Beatless
Iscriviti a:
Post (Atom)