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venerdì 29 novembre 2013

Oggi ti ho rivista. In un piccolo spiraglio di serenità...

lunedì 16 settembre 2013

Mancanza

Mancanza, come un vuoto nero alla sinistra nel petto.
 Misto ad un senso di freddo ed inadeguatezza, Mancanza.
  Amarezza che sa di miele. Buio illuminato dal ricordo di stelle.
   È il dolore dorsale di un peso invisibile ma reale, il dover sopportare l'idiozia della propria apparenza, la parvenza e l'imbarazzo della sincerità mancata, altra Mancanza.
Il cedere alla debolezza della nebbia oscura del vizio, sete malefica di virtù, rifugio di codardi, incoerenti, incoscienti e pazzi.
Perchè il vizio ti prende e ti  divora e non puoi smettere, non puoi essere ne deciso ne coerente, ne determinato ne sicuro, sei solo e povero dinnanzi al tuo vizio, al subdolo gioco che, per scherzo, è cresciuto sulle tue mani, tra le tue labbra, lungo la schiena e fin dentro, nel midollo, dove insipido crea imbarazzo e mistero ergendo muri che ne preservino l'esistenza, murando te con lui. E ti ritrovi alla fine privo di ogni scelta, prigioniero di un momento che doveva essere esperienza di un momento e non certezza oscura di impossibile e tanto agognato urlo. Girando tra muri e porte chiuse dall'interno, stringendo codardo la maniglia incapace di uscire. Nascosto nell'evolversi del tuo male, che per proprio diletto e protezione spinge mente, occhi e mani nel ripetersi vorticosamente creando nella routine del gesto un effimero e sempre cangiante piacere, un piccolo pezzo di paradiso su nuvole di cenere e zolfo. 
Mancanza, troppo distante dal momento reale, troppo effimera per darmi una speranza di salvezza. Crine corvino e morbido miele, inutile scusa di distanza temporale. Inutile apparenza e parvenza. Guscio rigido e robusto. Velata di arroganza matura, piccola ed innocente creatura.
Mancanza, insaziabile bisogno di recuperare ed avvolgere il tempo. Mancanza, oceano infuocato di passi assenti. Mani vuote tese al buio. 
Mancanza, gibbosa pesante e schiacciata. 
Gioventù, spenta nel lampo di una legge infranta, che ti svuota velocemente di lunghe essenze e pensieri.
Posso continuare a scrivere per tempi infiniti cose simili al nulla, che hanno un senso solo per il me di adesso, ma a che prò? Cioò che resta è solo questo... Mancanza.

venerdì 16 agosto 2013

Quelli come noi muoiono un pensiero alla volta. Restano ancorati con unghie e denti ad un particolare e privato senso del giusto. Cercano di mantenere una parvenza di coerenza. Ma quando non è difficile, risulta del tutto impossibile. Proviamo a coordinarci con il mondo, e spesso capiamo come gira quando si è fermato ed ha preso a girare nel senso inverso. Siamo orologi sballati, e non troviamo il tempo giusto nemmeno quelle due volte al giorno degli orologi fermi!

sabato 6 luglio 2013

Un buon sigaro, una buona birra ed un buon amico. Sotto un cielo stellato di mezza estate...


"È un modo di esprimersi, un modo di imporsi, un modo di essere!
In un modo o nell'altro tutti ti giudicheranno. È nella natura umana farlo, o quantomeno nelle nostre imposizioni sociali. Che la gente ne pensi bene o male di te è un problema suo.
Per quanto qualcuno possa esserti vicino, per quanto qualcuno possa condividere le sue giornate con te, solo una persona ti starà sempre vicina: Tu!
Quindi non importa quello che pensano, o come si trovino con te le persone. L'importante è come ti trovi con te stesso. L'importante è stare bene con se.
L'importante è andare a dormire nel proprio letto, la notte, e stare a proprio agio con se stessi.
È possibile che io sia solo, che ai loro occhi io sia stupido e pazzo.
Ma sono Marco, e sono esattamente quello che voglio essere!"


"Lampara" di Carlo Peretti

giovedì 13 giugno 2013

È così che ci uccide il mondo d'oggi, privandoci dei sogni.
Quando nasciamo, da piccoli, viviamo tutti aggrappati ad un desiderio, ad un sogno.
Un sogno, seppur piccolo, destinato a crescere e diventare una strada, una via, una vita.
La nostra vita.
Ma il mondo schernisce e distrugge quel sogno, tramutandolo pian piano in grasso per far girare i suoi ingranaggi arrugginiti e logori, ci tramuta in macchine atte a calpestare altri sogni. Per renderci codardi, per renderci omini in giacca e cravatta legati a regole selettive. Spacciando per democrazia il bene mondano di uno solo.

Cerca il tuo sogno.
vivi il tuo sogno.
"Sogno allo specchio" di Fabio Fiorese
Ti guarderanno male, questo è sicuro! Ti sbarreranno la strada, ti intralceranno. Sarai un motore con un tuo ingranaggio perfetto, capace di far sobbalzare il meccanismo logoro del mondo e crearne uno nuovo, lucido, umano, perfetto. Farai paura ai potenti ed invidia agli occlusi. 
Ti chiameranno pazzo, insano, ti isoleranno. Ma tu continuerai a sognare. Ti diranno che sarà impossibile e tenteranno in tutti i modi di distruggere il tuo sogno. Ti lapideranno moralmente con affetti e desideri che non potrai avere. Ma tu continuerai a sognare. Ti vedranno come vorranno, ma tu sarai solido nel tuo sogno, nella tua fede. Vedranno ognuno ciò che vorrà di te e se non sarai, forse, gradito a tutti, di certo non avrai tantissime persone di cui fidarti. Quindi scegli con perizia e cura i tuoi amici, ma non snobbare tutte le altre persone, non negare loro la possibilità di riaccendere il loro sogno tramite il tuo. Impara il potere della sincerità e della gratitudine. Ama ed apprezza il prossimo, curatene. Non perché un giorno potrà servire al tuo sogno. Ma perché un giorno, quando tutti sapranno farlo,  sarà più normale sognare.
Se proprio non potrai fare a meno di odiare sta attento e tienilo in te ma senza coltivarlo.
L'odio distrugge i sogni.
Bada che il sogno non sia lo scopo della tua vita. Quanto quello della tua morte!
Perché è futile qualcosa per cui vivere, la vita È e non può essere altrimenti. Quanto alla morte. Non esiste bene superiore che la morte, così come il punto da un senso ad una frase, la morte da un senso alla vita. E ciò che ha un senso per morire è vita.

Se non hai un sogno vivi nell'apatia e nell'inutilità dell'oggi.
Vivi nella passività del domani e nell'inattività.
Vivi da morto.
Quindi non curarti dei sassi, delle salite ripide. 
Il tuo sogno è in cima.
Cercalo, raggiungilo. 
Quando lo avrai trovato lo saprai.

Per salvare questo mondo non servono scienziati o economi, servono sognatori giusti! E ahimè è una razza in estinzione! Quindi tieni duro!


Con affetto.
                   Un cercatore di sogni!

mercoledì 3 aprile 2013

Noi siamo i mari e gli oceani. Siamo il vento sulle onde e la brezza.
Siamo infinito, siamo eternità. Siamo l'inizio e la fine.
Abbiamo un limite, ma senza un confine.
Siamo gocce di sale azzurro, secco sulla pelle.
Sapore.
La ninna nanna della tristezza. La culla della malinconia.
Ormai siamo solo un riflesso pallido nelle notti di piena.
Solo un riflesso di ciò che condiziona la nostra marea...
...siamo solo acqua, tanti in uno...
Siamo di tutti. Siamo nessuno.

Tutto in un riflesso.

venerdì 15 marzo 2013

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling - "Se (lettera al figlio, 1910)"

venerdì 8 marzo 2013

Si festeggia il compleanno per ricordare il singolo giorno in cui si è nati.
Si festeggiano le indipendenze per ricordare il singolo giorno in cui è caduta una dittatura ed è nata una nuova forma di governo.
Si festeggiano gli anniversari per ricordare i singoli giorni in cui sono avvenuti fatti o episodi da ricordare.
Su questa logica di pensiero chiedo perdono alle donne se non auguro nulla oggi.
Non siete una tantum!
I diritti vanno rispettati per natura, non guadagnati ne festeggiati.
Rispettatevi, nel vostro interesse.

martedì 29 gennaio 2013

Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque. Era un tipo così. Ed era carina, questo bisogna dirlo. Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Più semplice. Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l’aveva. Come una specie di limpidezza, di trasparenza. Era quel tipo di donna che quando ce l’hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte. Non so se avete presente. Ma è una cosa rara. E bellissima, nel suo genere.

Alessandro Baricco - Barnum 2

venerdì 25 gennaio 2013

Smettila di leggere. So quello che senti, so quello che provi. Stare quì, leggere, ti fa credere cose che non sono reali. Ti fa provare cose che non sono reali. Ti avvelena la mente. Ti fa cadere in un baratro. Esci. Non è luogo per te questo...
Posiziono quì quello che nella mia mente non trova più spazio. Il veleno.
Non te ne nutrire, non te ne basare. Vattene!

mercoledì 23 gennaio 2013

"Spesso perdendo si apprende più di quanto non si sarebbe fatto nel vincere. Ed ogni sconfitta nasconde un piccolo spiraglio di vittoria. Sebbene tuttavia risulti illecito pensare che numerevoli sconfitte possano portare ad una vittoria, poiché anche la teoria ad un certo punto cessa di essere utile. Accumulare sapere a poco serve se non ci si concede alla pratica. Allo stesso modo darsi alla pratica, privi di teoria, altro non gioverebbe che all'esperienza. Vostro malgrado non esiste un volume, tra le infinite distese di carta scritta, che riesca a spiegare come la vita vada vissuta.
Quindi, mio caro giovine, cosa la porta ad indugiare oltre? I suoi errori l'attendono trepitanti fuori da quella porta.
Buona Giornata!"

martedì 22 gennaio 2013

Appare stupido visto da quì! -disse l'uomo allo specchio!

martedì 15 gennaio 2013

Il fatto che tu ti fermi ad un passo dalla meta per la semplice paura di non essere capace di tagliare il traguardo ed essere giudicato e sparlato male dalle altre persone della quale dici di fregartene mi da il volta stomaco!
Per una volta sii coerente!
Per entrambe!

lunedì 14 gennaio 2013

-Questa è la tua valigia
-Grazie per averla portata
La bacio sulla guancia, la guardo nel profondo dell'azzurro.
Vado via, fuori dal sogno. Confusione. Mentre l'autobus naviga sul fiume. Lontano.

domenica 13 gennaio 2013

Di certo vi sarete trovati davanti ad uno di quei problemi di logica.
"Se un uomo solo costruisce una casa in un anno, quanto tempo impiegherebbero dieci, cento o mille uomini?".
Uno stesso problema di logica potrebbe essere, se un solo Uomo è riuscito a contrastare decine di uomini, da solo ed ora è morto. Quanti uomini, e per quanto tempo più a lungo, avrebbero potuto contrastare dieci, cento o mille uomini?
Durano poco i giusti, hanno il brutto vizio di passeggiare in compagnia della morte.
Nessuno vuole accompagnarli, nessuno.
Hanno paura.
Abbiamo paura.
Ho paura.

Ma non è la paura stessa come andare a cavalcioni sulle spalle della morte?


sabato 12 gennaio 2013




"Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare"


 






Eduardo Hughes Galeano, Parole in cammino, 1998

mercoledì 9 gennaio 2013

"Chi ha difetti ed è consapevole di averli 
impiega il suo tempo a cercare di migliorarsi,
chi non conosce se stesso 
ed è convinto di aver raggiunto la perfezione 
passa il suo tempo a giudicare gli altri
peggiorando giorno dopo giorno"
cit- Fabio Ricci

domenica 6 gennaio 2013

In effetti "o bianco o nero" è già di per se una scelta.
Una scelta è di per se già troppo!

Ti vuoi rassegnare?
Quando smetterai di cercare?
Quando smetterai di tentare?

venerdì 4 gennaio 2013

Voglio essere un Uomo, non un umano!
Qual'è la differenza, dici?
Guardati un po' intorno!

giovedì 3 gennaio 2013

-Qualche volta prova ad immaginarti in due. Cioè creati una persona nella testa che la pensi in maniera totalmente diversa dalla tua. Fallo come esercizio quotidiano. Ma fai attenzione a distinguerti sempre da quell'altra a non renderla reale!
-E come si fa a non sdoppiarsi?
-Semplice guarda me, visto come ci siamo riusciti alla perfezione....?