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venerdì 21 dicembre 2012

Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nell'imperizia.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nell'indecisione.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nella paura.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nella superficialità.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nella viltà.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nell'accidia.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nella noia.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nell'errore.
Ogni volta che dimentichi chi sei cadi nella crudeltà.
Quindi...

Cerca con tutte le tue forze di rimanere in piedi!

                                  Non te lo dimenticare.

Mai!
Ricordati Chi sei!

giovedì 20 dicembre 2012

giovedì 29 novembre 2012

La mia maledizione è il rimpianto.
È una pena che pago quotidianamente. Mi alzo al mattino e mi corico la sera pieno di rimpianti. E così morirò. Sommerso dai miei rimpianti. Annegato nel lago di lacrime mai versate. Stretto nei mille abbracci mai donati. Freddo della passione e del bene trattenuto. Gonfio e silenzioso in quel bacio rifiutato.
È più forte di me, è il mio carattere, è la mia maledizione. Qualcosa mi blocca, mi impedisce di essere spontaneo. Non posso, non riesco. Come una mano invisibile che da dentro blocca ogni emozione che potrebbe disgraziatamente affiorare. Questo bloccarmi non loda nessuno dei miei sensi ne il mio orgoglio. Accresce i miei rimpianti. Un uomo una volta disse:"Diventiamo vecchi solo quando i nostri rimpianti superano i nostri sogni". Sono vecchio. Sono immensamente vecchio!
Mi pesa. Pensare che un giorno i miei genitori invecchieranno e moriranno. E io sarò li a fissare una pietra con su i loro nomi, nella XXIII strada di un cimitero di paese, pensando a quante volte potevo abbracciarli e non l'ho fatto. Quante cose potevo raccontare loro e sono stato zitto, o addirittura mi sono infastidito. Tutte le volte che avrei potuto dire loro "Ti voglio bene" stringendoli a me e non l'ho fatto.
Non devo mostrare emozioni. Non un filo di emozione.

Primo noi siamo saggi
Secondo noi abbiamo compassione
Terzo noi siamo sinceri
Quarto noi siamo coraggiosi
Quinto noi siamo pasienti
Ripeto in testa queste frasi, ormai per me senza senzo, per non pensare. Per astrarmi dai sentimenti e dalle cose che mi circondano. Per trarre forza dalla mia viltà.
Mi placa e mi schiaccia. Sono prigioniero, schiavo e servo di me stesso. In cerca di lode ed approvazione. Vile nel cercarle.
Forse è questo. Non sono maturo, non sono Uomo. Non ho il coraggio di ammettere le mie debolezze e vedo come tali quelle dei sentimenti. In cambio essere falsamente umile, falsamente buono, essere di circostanza. Mi riempie l'orgoglio. Che meschino che sono. Anche se comunque devo ammettere di essere bravo nel capire cosa può portare le persone a gratificarmi.
Non riesco a cambiare punto di vista. E come si fa?
Faccio schifo. Il peggio è esserne coscienti.
Mi osservo spesso. Vedo come mi comporto. Da questa parte del muro. Ma non intervengo. Non muovo un dito per fermarmi, per correggermi. Mi lascio andare alla deriva.
Un giorno potrò abbracciare le persone che amo solo nei miei sogni.
Un giorno la mia anima brucerà all'inferno tra i dannati. In un girone creato di proposito per quelli come me, con le sofferenze più atroci fino alla fine. Nei secoli dei secoli...
Amen!

sabato 10 novembre 2012



Klimt - Allegoria della Musica



Non chiedetemi come, ne perchè...
non so chi, ne come, ne quando e tantomeno perchè Qualcuno sia riuscito a chiudere l'essenza della vita umana nella combinazione di 12 tasti...

domenica 28 ottobre 2012

C'ho messo più di un anno per capirlo!
Un anno di entra ed esci dalle librerie. Un anno di pagina 108 letta e riletta.
Poi un pensiero, una visione, quasi un sogno. Una frase letta per sbaglio. E tutto è chiaro.



"Da te, gli uomini", disse il piccolo principe, "coltivano cinquemila rose nello stesso giardino..." e non trovano quello che cercano..."
"Non lo trovano", risposi.
"E tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po' d'acqua..."
"Certo", risposi.
E il piccolo principe soggiunse:
"Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore". 

Ovviamente ognuno trova un suo significato. Ed io terrò stretto stretto per me il mio!

giovedì 25 ottobre 2012

È già passato un mese... è passato solo un mese?

lunedì 22 ottobre 2012

Chi troppo vuole nulla stringe!----------------------Felicità----------------------Chi si accontenta gode!

mercoledì 17 ottobre 2012

Questo è per me il più bello ed il più triste paesaggio del mondo. È lo stesso dei miei pensieri, ma l'ho disegnato perchè voi lo vediate bene è quì che il piccolo principe è apparso sulla terra e poi è sparito.
Guardate attentamente questo paesaggio per essere sicuri di riconoscerlo se un giorno farete un viaggio quì da me, nel deserto. 
E se vi capita di passare di là, vi supplico, non vi affrettate, fermatevi un momento sotto le stelle ! 
E se allora un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d'oro, se non risponde quando lo si interroga, voi indovinerete certo chi è.
Ebbene, siate gentili !
Non lasciatemi cosi' triste: scrivetemi subito che è ritornata...

domenica 30 settembre 2012

Siamo incastrati davanti allo specchio.
Siamo l'immaginazione della felicità,
ci porta paura il riflesso del reale.
Inibisce i sensi, smarrisce la mente.

Da una parte c'è l'amante
dall'altra l'amato.

Nulla vede o sente il secondo
che il primo sia capace di ammettere.
Non esiste avvenimento che
oltre il vetro
perda di significato.

Li, dove si concentra l'espressione della mente
dove tutto è fantasia e felicità.
Li lei mi ama. Li io amo.

Non vi sono ostacoli, ne braccia oscure.

Siamo due mondi separati, il me che ama ed il me che è amato.
Siamo due facce della stessa moneta,
lanciata dalla sorte.
Giriamo, giriamo. Il vetro e fragile.
S'infrange.

Ma l'amante è l'amato non si mischiano.
il sangue scorre sulle braccia del primo,
mentre i pezzi dell'amato riflettono la menzogna da ogni dove.

Quì dove la realtà non ha fantasia.
Amante
Amato
Sono espressioni che han per senso pazzia.

M.M.

martedì 25 settembre 2012

Già, un giorno ci arriverò anche io, te però stammi vicino da lassù, ovunque tu sia.
Sangue del tuo sangue.
Addio...

lunedì 24 settembre 2012

"Sen'è andato, sen'è andato"
                       [pianto di una madre]

giovedì 13 settembre 2012

Ombre!

Ho visto la mia ombra: è quella di un giullare. Ha i piedi enormi e i pantaloni larghi. Mi guarda fissa. Fa freddo, 1000 metri sul vulcano. Comico il mondo...
Mi imita, passeggia con me, le volto le spalle: mi segue. Lei volatile incatenata da un lampione ad un involucro di carne ed ossa.
La sento urlare in silenzio. Ogni mio passo la calpesta, l'allunga e restringe. Mi odia.
O forse sono io ad odiare me stesso tramite lei.
Mi odio per le mie stupide fisse e le indecisioni. Perché mentre io sto a pensare, con l'una o l'altra testa, lei, la mia ombra, si curva ed invecchia. Non una ruga la tradisce. Ma la stanchezza delle lunghe passeggiate notturne la stanno lentamente consumando. Sbiadisce, ma non ne è causa la luna, ne alcuna fonte di luce. Questo cielo perfetto di stelle lucenti non mente. La causa sono io. Solo io.
Non so chi sono, ne di chi quell'ombra sarà tra dieci, venti o cento anni. Se non di polveri e cassa di legno, s'intende.
So solo indecidermi, se mi lasciate passare il termine.
Ho capito per certo che ogni scelta è una rinuncia.
Ma io chi voglio rinunciare ad essere, il ricco signore dei bordelli o il modesto musicante di strada. Libero a guardar danzare la mia ombra su e giù per i muri delle case e le strade.
Mentre il freddo riempie i polmoni e San Rocco scende a concedere un sogno notturno anche ad un in deciso con il mondo ai suoi piedi.
Già il mondo è ai miei piedi, il mondo è la mia ombra.
Notte!

mercoledì 1 agosto 2012

Invidia...

Lo chiameremo Egoismo. Sarà una creatura insita nela mente umana. Otto zampe, chele e denti aguzzi. Lo renderemo umile. Lo plasmeremo invisibile e, quando sarà maturo, prenderà il nome di invidia. Sarà silenziosa, sarà perversa, sarà donna. Sarà simile alla sua fase precedente e da essa prenderà parte di se. Ma avrà una necessità esterna. Avrà bisogno di sangue per vivere, di occhi per guardare, di orecchie per ascoltare e bocca per immaginare. La capacità che più di altre non potrà essere assente sarà di essa propria e sarà questa l'olfatto. La capacità di percepire il gusto ed il carattere con il naso. La possibilità di inspirare emozioni e paure. E la dote più alta di saper tradurre in parole gli effluvi e le essenze. Questa sarà l'invidia. Ed essa vivrà per sempre. Perchè piano piano sarà creata sulla base della stesse persone. Nessuno potrà eliminarla una volta radicata alla base del cervelletto. Nei ricordi di beni mai avuti.

Poichè nulla è più romantico di un bacio non dato. Se non uno ricevuto.

E l'invidia queste cose le sa. Perchè l'invida è lo spigolino sporgente degli scaffali della memoria. Che colpisce i nostri piedi scalzi quando vaghiamo nel reparto dei sogni e dei desideri.

sabato 21 luglio 2012

Sono vuoto? SOno diventato un sacco? Sono vacante? Dove sono le maree? Dove sono le eruzioni? Dove sono quegli sbuffi di vapore incandescente al confine tra lava e acqua? Dove sono finito? Può una sola persona prosciugare l'intera vitaltà? Renderci dei reietti di noi stessi, farci rinunciare ai nostri principi... Farci altalenare in uno stato di vuoto perenne, penzoloni a testa in giù nel vuoto. Può accadere questo? Ho le spalle scoperte al buio, ho paura... Dove sei finito? Non sento niente! Solo la paura della morte mi accompagna di giorno in giorno. Nessun fremito, nessuna emozione. Tutte le persone sono adesso uguali. Persone... Nessuna mano tesa. Solo gente che cerca di strappare dei brandelli di quel poco che è rimasto. Come faccio a ricostruirne uno in questo modo? Dove lo trovo un Cuore nuovo?

sabato 23 giugno 2012

Primo, noi  siamo Saggi.
Secondo, noi abbiamo Compassione.
Terzo, noi siamo Sinceri.
Quarto, noi siamo Coraggiosi.
Quinto, noi siamo Pazienti.

Questoè il sentiero, questa è la via!

sabato 2 giugno 2012

Se sapessi come fermare il tempo lo farei...
Cancellerei perfino le scadenze del latte nei supermercati. Una per una.
Se questo potesse bastare.
Il fine sta sbiadendo.
Il mezzo sta scadendo.
Cosa posso fare affinchè tu sia felice?

giovedì 24 maggio 2012

Giusto, Sbagliato... qual'è la linea di confine?
Cosa fa di un uomo un uomo onesto?
Cosa fa di un uomo un uomo giusto?
Cosa ci faccio io quì...
È più dura di quanto si possa pensare essere umani.

Che il Dio ti protegga.
Che le stelle proteggano entrambe.


Io...?
Io vado a scorticarmi le mani!


 
 "Solitudine" di Fabrizio Buttafava

sabato 12 maggio 2012

Incazzati...

tu sei calmo...
e calmo non devi essere...
tu hai paura...
e paura non devi avere...
L'unico modo di essere, è essere Incazzati...
Devi esserlo sempre. Sii sempre Incazzato!

INCAZZATI



"L'ira" di Beniamino Giannini

venerdì 27 aprile 2012

lunedì 23 aprile 2012



"Denton Welch" di [Autore Sconosciuto]
Quando desideri con tutto il cuore che qualcuno ti ami, dentro ti si radica una follia che toglie ogni senso agli alberi, all'acqua e alla terra. E per te non esiste più nulla, eccetto quell'insistente, profondo, amaro bisogno. Ed è un sentimento comune a tutti, dalla nascita alla morte.
Denton Welch 

da Diario, 8 maggio 1944, h. 23.15

domenica 22 aprile 2012

parole al vento

Disegna con il fumo,
ed io sarò il tuo pennello, 
Vento. 
Mentre la notte è una vaga presenza di sette stelle. 
In una notte di mezzo aprile in città. 
Disegna con il fiato sporco dei miei polmoni. 
Disegna arcobaleni grigi, 
mentre un bruco passa lento sulla ringhiera del balcone. 
In una notte di mezzo aprile in città. 
Pungi con il freddo la mia pelle. Blocca il sangue nelle mie gambe incrociate. 
In una notte di mezzo aprile in città. 
Svuota la mia mente dal passato. Volgi il mio sguardo al buio colorato dei sogni. 
Dammi calma, 
dammi un senso, 
dammi una via. 
In questa notte di mezzo aprile in città.

venerdì 20 aprile 2012

giovedì 12 aprile 2012

Hai lasciato un mondo che sin dalla nascita ti ha tolto tanto e dato poco.
E seppur triste tenevi sempre da parte un sorriso, anche nello sconforto.
C'è un vuoto adesso...


Addio...

martedì 10 aprile 2012

La verità è sempre una ed una sola...

"Guardati adesso, Troia!" di Luca Orlando

venerdì 6 aprile 2012

Chi mi dice che le cose andranno diversamente adesso?
"Il Trovatore" di Giorgio de Chirico

sabato 31 marzo 2012

IO SONO UNA MERDA DI PERSONA...
IO LO SO!
VOI SAPPIATELO!
PUNTO!

mercoledì 28 marzo 2012

Quante porte del passato stanno diventando solo ricordi quest'anno?
Son già tante, son già troppe...
E non vedo nessuno spiraglio di luce...
...Dove sono le porte del Me che verrà?

di Michelangelo Penso "Forme: all'Origine di un Futuro Possibile"

domenica 18 marzo 2012

Rosso Sangue...
"l'urlo di rabbia" di Gioacchino Pitarresi

sabato 17 marzo 2012



     "Ma gli occhi sono ciechi."
                               




                                           Ricordi ancora come bisogna cercare?    









       ...allora perché hai smesso?



da "il piccolo principe" di Antoine De Saint-Exupéry
Violoncellista di Beata Biegajło







La Musica viaggia attraverso tutti i piani dell'essere.
È capace di portarti ovunque...
... se solo sapessi con certezza dove andare!

venerdì 16 marzo 2012


100x82 - Mauro Saviola

Era una stanza stretta e lunga. L'arredamento in pieno stile Luigi XIV, cupo e sporco. Un camino sulla sinistra alto fino alla spalla interamente in marmo, così come le pareti. Il tappeto riempiva la zona centrale. Nella sala erano sparse decine di ceste piene dei più svariati ricordi. Dal corridoio nessuno si sarebbe aspettato una stanza simile. Gli altri erano andati via, eravamo rimasti solo io e lei: una giovane donna tanto bella ma tanto consumata da apparire vecchia. Le vesti nere, logore. Le mani scheletriche. Rovistava per tutta la stanza alla ricerca di qualcosa. Di qualcuno: sua figlia.
Il moto vorticoso delle mani nelle ceste. Il grattare disperatamente sulle superfici con le unghia rotte ed insanguinate. Cercava, cercava. Cercava. Ma, per quanto forte fosse stato il suo desiderio, per quanto leste fossero state le sue mani, per quanto esasperata fosse stata la sua ricerca. Non l'avrebbe mai trovata. Io sapevo la realtà. Ma non avevo il cuore di dirlo. La porta era ancora aperta. Senza voltarmi uscii dalla stanza e chiusi quella pesante porta di legno scuro. La polvere si raccoglieva sotto lo stipite. Le parole della donna si spegnevano alla chiusura: << dove sei, cuore mio? Dove sei? Dov'è mia figlia?>>
La porta era chiusa.
Forse avrei dovuto dare pace a quell'anima… Dirle che era solo un sogno... 

Ma ciò non dipende da me...

mercoledì 14 marzo 2012

la porta si apre, e lei passa. Non uno sguardo, non un sorriso, non un'espressione che possa tradire i pensieri...
"Mi ignori?"
Sicuro fosse solo un sogno?

 
"Dante and Beatrice" di Heidi Taillefer

venerdì 9 marzo 2012

Sarà triste, adesso, passare sotto quella finestra e vederla perennemente chiusa.
Sarà triste, ma è la vita...

"Anche io Zia, anche io..."
Addio...

martedì 6 marzo 2012

Mentre la mia Chitarra dolcemente Piange...

Vi guardo tutti vedo l’amore lì che riposa
Mentre la mia chitarra piange dolcemente.

Guardo il pavimento e noto che ha bisogno di una pulita
La mia chitarra continua a piangere dolcemente.

Non lo so perché nessuno vi ha detto come dischiudere il vostro amore.
Non lo so perché qualcuno vi trattiene.
Loro vi comprano e ti vendono.

Guardo il mondo fuori e mi accorgo che sta cambiando radicalmente.
Mentre la mia chitarra piange dolcemente

Da ogni errore noi sicuramente impariamo qualcosa.
La mia chitarra continua a piangere dolcemente

Non so come siete stati sviati
Siete stati persino condotti sulla cattiva strada
Non so come siete stati trascinati.
Nessuno vi ha chiesto di cambiare.

Vi guardo tutti vedo l’amore lì che riposa.
Mentre la mia chitarra piange dolcemente

Vi guardo tutti...
La mia chitarra continua a piangere dolcemente
Oh, oh, oh

- The Beatless

venerdì 24 febbraio 2012

Perchè dovrei fidarmi? E di chi sopratutto. È l'angoscia di essere umano e rendersene conto. Il mio inconscio ed il mio Me vivono vite separate. Una avanza l'altra indietreggia...
Non capisco. Mi limito ad una linea scritta, segnata e calpesta. In tanti ci sono passati sopra. Macchie di sangue raffermo ne disegnano i bordi. È la strada di tutta quella gente che cade sbattendo sul muro della realtà. È il sangue di tutte quelle persone che hanno creduto di poter fare qualcosa nella vita. Non essere solo un numero ma una persona. Vivere nel senso pieno della parola.
E adesso sono a calpestare questo terreno arido di emozioni. Osservando con invidia le persone che ancora volano nel mondo della fantasia sopra le loro teste. Osservando con rabbia le persone che passano su comodi e spavaldi destrieri chiamati fortuna questa cruda strada della realtà. Sulle rocce orizontali non c'è più uno spazio libero da un pugno.
E più va avanti più la strada trasforma le orme in scie di  gente che si trascina avanti senza voglia, piene di noia e ricche del nulla.
Vi sono solo alcuni momenti. I momenti in cui il nostro corpo e la nostra mente è posseduta da una forza inconfondibile ed irrefrenabile: l'ispirazione.
Persino quella cosa strana è una forma di ispirazione.
E allora ci troviamo sul più g e spavaldo destriero con la coda ricca dei colori dell'arcobaleno e il nitrito in semitoni. È una via momentanea di esaltazione. Tutto è colore ed è vivo. Tutto si muove, anche l'inerte.
Tutto.
E quel piccolo germoglio di umanità prende una boccata d'aria e resiste. Resiste per la speranza di un futuro anche solo paragonabile a quel momento. Resiste per fiorire.
Perchè anche se la strada è piena di pietre sangue e solchi di disperazione c'è sempre una certezza.
Quella strada non è infinita.
Può finire nella morte o nella vita.
Ma finirà...

"L'incontro con la Madre" dalla Via crucis Ardè Di Diego Penacchio Ardemagni

mercoledì 22 febbraio 2012

Non ha più senso prendersela.
Niente ma se o forse... Niente di niente.
Solo un po' di noia e parecchia delusione.
Ma è normale...
è la vita!

venerdì 17 febbraio 2012

VENERDÌ 17 di un ANNO BISESTILE, nel MESE BISESTILE
del 2012!


Giornata mondiale dello sfigato!

giovedì 16 febbraio 2012

... e poi c'è la musica.
Sopra tutto c'è la musica. La musica che scioglie quel torpore. Che rompe l'accidia.
CHe irrompe in un corpo bloccato nel cemento. Rendendo quel cemento burro sotto le dita. CHe ci fa sorgere e ci fortifica. CHe ci anima e ci da vita.
Sopra ad ogni cosa c'è la musica.
Sopra ad ogni cosa ...

venerdì 10 febbraio 2012

Mi manca una vecchia amica...
Ma se le dico che è vecchia si secca...
Quindi mi manca una Grande amica...

domenica 29 gennaio 2012

Spero che anche per i cani vi sia un paradiso.
Addio Amico...
Whisky, con noi da una calda giornata d'estate ad una fredda notte d'inverno.

lunedì 23 gennaio 2012

Questo non significa essere corretti...


... questo significa essere degli illusi!

[punto]e[virgola]

domenica 15 gennaio 2012

ti ho sognata di nuovo questa notte.
I capelli dorati che cadevano sulle tue spalle.
Raggianti, sotto il sole che filtrava dalle finestre del salotto rivolte a nord.
Ti spiegavo i miei progetti.
Ti facevo vedere il casino che c'è dentro me.
E tu mi eri vicina. Sentivo la tua presenza.
C'era ordine e tutto era sereno.
Era tutto perfetto
Era solo un sogno.
Purtroppo.
[punto]e[virgola]


Dal film  "L’Arte del sogno" di Michel Gondry

sabato 7 gennaio 2012

Chiunque dovesse trovare un pezzo simile, ma diverso, è pregato di restituirmelo. Grazie

"The Owl" di non-so-chì
Ho voglia di fare male. Di farmi male.
Di imporre all'anima uno strazio perenne. Tingere di pece e petrolio le pareti del cuore e dare fuoco. Vedere le poche gocce di fluido evaporare. Sentire essiccare e avvizzire in strazianti urla quello che fino a qualche tempo prima batteva poderoso.
Voglio che il fango, misto alle lacrime, riempia gli occhi delle persone che mi circondano. Vorrei sentirle urlare di paura e dolore. Vorrei che lo strazio pervadesse le loro anime. Vorrei io essere la causa di tanto male.
Non vedo più un motivo valido perchè il bene perpetui attraverso me.
Sono avaro. Sono finto. Sono falso. Sono inutile. Sono ipocrita.
Sono tutto ciò che odio, tutto in un solo unico involucro di nauseabonda pudrida carne.
Sono infido e doppiogiochista.
So creare. Ma la voglia di distruggere è sempre enorme.
L'equilibrio si è spezzato, non sono capace di recuperarlo da solo. Lei mi aiuta. Lei mi è vicina. Ma oramai non basta nemmeno Lei. Ho chiuso. Ho chiuso il mondo fuori. Ci sono io. E c'è la vibrazione del portone chiuso e puntellato.
Ci sono il buio e la miseria. E sono due ottime compagne per covare odio. Sono due preziose alleate per apparire raggiante fuori e morire dentro.
Perchè ci limiteremo a fare questo.
Finchè il giorno non sarà maturo e apriremo quel portone.
Vivremo solo per quel giorno.
Il giorno in cui riusciremo a fare del male.

A TUTTI.

[punto]e[virgola]


"Maschera del dolore" di Adolf Wildt