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lunedì 4 agosto 2014

Un legame simile, per quanti imprecisato, è comunque un legame molto, molto, forte.

Come fai a non sentirlo, ad ignorarlo, quando il mio capo della corda vibra e urla come un ossesso nel cuore della notte?

Nessuno pensa a nessuno quando si sveglia al mattino.

Io al mattino Soffio, Soffio impertinente ad ogni pensiero, ad ogni parola, ad ogni gesto, giusto o sbagliato che sia. Soffio quanto più forte i miei polmoni mi concedono, ed ogni giorno questo Soffio cresce, con la mia forza, la mia consapevolezza, il mio essere presente. Soffio scacciando i mali immaginari che mi sono costruito. Soffio scalfendo la dura pietra a petto nudo. Soffio perché ormai è l'unica incessante fonte di certezza. Soffio per essere uomo, Soffio perché imparo a credere in me stesso. Soffio sul controllo che non ho più, al quale ho rinunciato, quell'illusione di poter essere al disopra di ogni altra cosa, poterla dirigere e controllare, io non sono Dio, non sono il mio e non lo sono di nessuno. Io sono ME. E mi accetto finalmente in ogni singola parte, in ogni pazzia e ragione, in ogni frase. Mi accetto e so chi sono. Ho preso consapevolezza, forza... ragione di me.

Mi stupisco, come l'essere umano abbia da gestire il suo tempo centellinato, e con tutto ciò, resto ancora fermo sul ciglio dei binari, aspettando un treno che di certo non tornerà mai più...

Treno che desidero tanto riafferrare ...
... per un Soffio...

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