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venerdì 18 febbraio 2011

E se non fosse realmente questo quello che voglio essere da grande?
Se in realtà io non volessi creare macchine e menti artificiali e volessi viaggiare nei sogni delle persone?
Se in realtà volessi interpretare la vita del mondo, raccontare la sua storia?
Se volessi essere il tutto e il nulla? Se volessi essere musica?
Ma come faccio?
Deluderei tante di quelle persone che, anche se in realtà non sono interessate al mio futuro, ci rimarrebbero male. E principalmente ferirei quelli che realmente amano me e il mio futuro. Non posso deluderli. Ma non posso nemmeno soffrire tanto nel fare una cosa che oramai non amo più guardando attraverso un vetro il futuro che vorrei avere. Sognandolo. Amandolo di nascoscosto, uno di quegli amori che crea e distrugge, che costruisce castelli sulle nuvole e che spesso fa male quando ti lascia cadere nella squallida realtà.
È anche vero che potrebbe essere solo un sogno creato di proposito per sfuggire alle difficoltà di questa scelta. Per cercare di combattere quell'apatia che mi attacca ogni mattina quando mi sveglio e penso a quelle pagine piene di tante di quelle cose sensate e logiche, da non avere un vero e proprio senso.
POtrebbe essere un idea finire ciò che ho iniziato e quindi iniziare una nuova strada.
Ma da quando perder tempo è una cosa logica?

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