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domenica 13 marzo 2011

vorrei non avere gli occhi e viver cieco
vorrei non avere olfatto e non poter sentire il tuo profumo
vorrei non avere udito e non sentire le tue parole
vorrei non esser costretto ad avere il tatto e non poter nemeno sfiorare le tue mani, le tue labbra.
Non poterti guardare negli occhi.
Non poterti dire quello che penso.
Limitarmi a guardarti, limitarmi a guardare i tuoi occhi che si soffermano su di lui così come io vorrei tu guardassi me.
Avrei preferito essere una pianta, ma tu saresti stata sole ed acqua ed io un semplice seme su di un sasso, all'ombra. Con la possibilità di osservare i miei simili godere della tua presenza del tuo calore e della tua freschezza. Della pace che da la tua presenza. Costretto a vivere in una tempesta di inesistenza. A ridere di fronte ai tuoi occhi. E piangere quando a guardarli sono i miei ricordi. Vedere la tua mano che stringe la sua la tua testa sulla sua spalla le tue labbra sulle sue.
Vorrei tanto picchiare i pugni contro le pareti finoa vederli sanguinare fino a vedere il sangue grondare da quel macello di ossa e carne e sperare che il dolore nuovo lenisca il vecchio. MA non è così semplice. Spero sempre la notte prima di andare a dormire, prego sempre la notte prima di andare a dormire che quella sia l'ultima. Ogni giorno senza te pesa sulle mie spalle come il pianeta sul titano...
Ma io non sono un titano, non sono ne un santo ne un eroe, non sono un dio ne nulla che possa esser considerato degno d'esistenza. Sono solo un omuncolo come tanti. CHe lotta e fa sacrifici ogni giorno per poter sopravvivere. Vuoto dentro, senza un solo sentimento senza nulla. Ma le forze mi stanno abbandonando. E spero che presto cesseranno i miei giorni.
E non vedrò più le tue labbra lontane dalle mie
Non sentirò più parole che non sono per me
Non senirò il tuo profumo
E sopratutto non vedrò più i tuoi occhi. Quegli occhi, potrebbe celarsi un modo dietro quegli occhi. Potrebbe esservi la neve in estate e il caldo ed il mare d'inverno. Potrebbe esservi il cielo all'alba in agosto. Quando il sole bacia il mare prima di separarsi da esso per raggiungere il cielo e tornare ad esso poco prima che cali la notte.
O dannato sole, tu avesti il tuo amore e per l'eternità della tua vita ad esso tornerai.
Io rimarrò solo e sconsolato...
Un omuncolo qualunque, vuoto, solo contro il mondo... solo, senza te...

"Anima in pena" di Ferdinand Hodler

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